Sport vita

Sport vita

Riasunto del mio libro
“IO POSSO VIVERE”
di Gert Mair

 

Come si può trarre dalla bozza del mio libro, sono stato
gravemente malato per un lungo periodo ed ora, grazie a Dio,
dopo 9 anni sono guarito e da questa esperienza ho imparato
molto e sono felice di poterla condividere.
La cosa più importante nella vita è vivere, accettare, darsi,
adattarsi, cambiare e non lottare contro sé stessi.
La mia volontà, il mio atteggiamento, la mia fede, la mia
famiglia, i miei amici, il mio sport e il mio lavoro mi sono
sempre stati di grande aiuto per superare il tutto e guardare
avanti. Oggi mi guardo indietro con piacere, con esperienza e
gratitudine perché “IO POSSO VIVERE”.
Ho all’attivo diversi articoli di giornale ed apparizioni televisive
(ORF) con varie istituzioni e anche in collaborazione con la
Clinica Universitaria di Innsbruck. Titolo della bozza del mio
libro “Una delle famiglie sportive di maggior successo in Alto
Adige”. “Successi e battute d’arresto” “La mia terza vita” già dice tutto. Dato che purtroppo, a causa della mia
grave malattia, all’età di 42 anni, ho perso l’80% della memoria (memoria a lungo termine). ho iniziato a
scrivere questo libro per rievocare il mio passato. All’età di 17 anni, in seguito ad un grave incidente stradale,
al quale sono miracolosamente sopravvissuto con gravi ferite, ho avuto un’esperienza molto vicina alla morte.
In seguito, sono diventato Vicecampione del Mondo per ben 3 volte e vincitore della Coppa del Mondo di arti
marziali. Mio padre, Josef Siegfried Mair (vedi libro), vinse la 1. medaglia olimpica negli sport invernali per
l’Alto Adige a Innsbruck nel 1964 e la 1. per l’Italia nello slittino ed ebbe altri numerosi successi. Ha anche
ricevuto una dedica personale da J.F.Kennedy, dal Ministero Federale tedesco, dal Coni e dalla Fisi. Delle varie
Olimpiadi, Campionati Mondiali e varie competizioni abbiamo raccolto e conservato numerosi cimeli che
meritano una visita (il museo dello slittino – la storia dello slittino ecc.). Purtroppo, mio padre è deceduto nel
1977 in un incidente stradale il giorno della mia prima comunione.
Mio zio Bruno Nöckler (vedi libro), era ai suoi tempi uno dei più famosi sciatori della Valanga Azzurra, la nazionale italiana di sci. Purtroppo è morto in un incidente stradale in Nuova Zelanda nel 1982, durante un campo di allenamento. Mi fa molto onore e piacere aver ricevuto tante dediche, visite, telefonate, colloqui, e che io possa utilizzare tutti i loghi per il mio libro e la mia mostra.

Ringrazio tutti dal profondo del cuore, la mia famiglia, conoscenti, amici, personalità, atleti, campioni
olimpici, campioni del mondo, ecc. e in particolare alcuni di loro: Sporthilfe Alto Adige, Kristian Ghedina, Gustav Thöni, Armin Zöggeler, Walter Plaikner, Kurt Brugger,
Maria-Luise Rainer, Paul Hildgartner, Christoph Innerhofer, Reinhold Messner, Tobias Moretti,
Hans Kammerlander, Christian Lanthaler, Peter Fill, Denis Karbon, Karin Oberhofer uva.

Estratto dalla dedica del Dr. Luis Durnwalder (ex presidente)
“Nella vita, non conta quante volte si cade, ma quante volte ci si rialza”.

Siete i benvenuti a Villabassa per visitare la nostra esclusiva mostra olimpica con il Museo dello Slittino-Storia dello Slittino e molti preziosi cimeli con cui saremo anche presenti come partner
all’Olimpiade di Cortina 2026.

Cordiali saluti
Gert Mair

Potete leggere la versione breve del libro qui!